martedì 30 dicembre 2008

Captain Tsubasa again: inevitabili commenti sugli epici personaggi.

E va bene, l'avevo pur detto che sarei tornata sull'argomento...d'altra parte che io sia monotematica é ormai universalmente riconosciuto e non posso certo smentirmi! Pertanto, complice il "sottile" fancazzismo che aleggia in questi giorni di festa, rieccomi qui a parlare di quella perla di Captain Tsubasa; prima peró urge un piccolo prologo.
E' da qualche tempo a questa parte che sto approfondendo la lettura dei kanji usati per i nomi propri giapponesi, e l'argomento é mediamente complesso ma assai affascinante. Ebbene, cosa c'entrerá mai tutto questo con Captain Tsubasa? C'entra, perché ho scoperto quanto sia interessante conoscere gli ideogrammi usati nei nomi di ciascun personaggio della serie, per cui volumetti originali alla mano mi sono messa a prenderne nota, e chi mi conosce sa quanto mi esaltino queste piccole cretinate.
Fine del prologo, che a conti fatti, c'entra poco o niente con i contenuti che mi accingo a riportare dato che non intendo stare a spiegare il significato di ogni singolo nome. Comunque, man mano che stilavo la mia listina, ho pensato di mettere a fianco del nome giapponese anche quello (ignobile) dell'adattamento italiano, giusto per fissare bene chi fosse, ed é stato allora che pian piano ho cominciato a buttare giú due righe di descrizione per ciascun personaggio. Righe che sono diventate ben presto due facciate di amenitá e cazzate stratosferiche, partorite dalla mia mente malata che ha deciso saggiamente di prendersi un periodo di svago senza doversi mettere a pensare a niente di troppo impegnativo.
Perció adesso, volenti o nolenti, vi rinfrescheró la memoria su chi diavolo fossero alcuni dei personaggi di questo mitico anime! Avrei voluto mettere anche le fotine di tutti, ma sono troppo pigra: accontentatevi di quella a sinistra (che serve anche per dare un'idea di ció che mi perdo a fare invece di studiare diligentemente), dove si puó ammirare l'impeccabile Genzō mentre para la mina scagliata dal belligerante Kojirō, durante l'accesissimo match che si é svolto proprio nei pressi del mio portatile. Ehm.

Tsubasa Ōzora 大空翼
(Oliver/Holly Hutton)

Regista infallibile dalla clavicola di polistirolo che puntualmente si infortuna durante la ricaduta dalle sue celebri rovesciate. Abbonato al goal del novantesimo minuto (ancora si deve chiarire se é classe o se gli va di puro culo), ha delle evidenti turbe mentali in quanto e' convinto che il pallone sia il suo migliore amico. Trascinatore della squadra ed inguaribile positive thinking, ha un talento innato per il calcio e le cose gli riescono sempre piuttosto spontaneamente, e per questo sotto sotto é odiato un pó da tutti i personaggi, che ambiscono solo alla sua umiliazione pubblica. In campo amoroso lo si puó definire una sorta di capra, in quanto non si accorge (o fa finta di non accorgersi) delle attenzioni della povera Sanae, innamorata di lui praticamente dalla prima puntata. Abbastanza irritante é anche il suo perenne sorriso da ebete, di cui fa un abuso sfrenato sfoderandolo praticamente in ogni occasione, anche quando non c'è proprio niente da ridere.

Genzō Wakabayashi 若林源三
(Benjamin/Benji Price)

Benjamin "so' er mejo" Price, a inizio serie é un montato megalomane, ma Tsubasa il profeta con il suo savoir-faire ed i suoi predicozzi sull'amicizia riuscirá a smussare un pó il suo carattere spigoloso. Vive in una villa talmente grande e lussuosa che, a confronto, Arcore sembra un tugurio. Tra i pali di solito é un fenomeno, un'autentica saracinesca umana, ma se durante una parata perde il sempiterno cappello perde anche i suoi sensi di portiere e si fa immancabilmente segnare. Utilizza la visiera del suddetto cappello anche per rendersi criptico e nascondere le sue emozioni al prossimo, dato che il look intrigante da "bel tenebroso" é un sempreverde, ma nonostante questo sagace espediente per diventare piú enigmatico ed interessante sembra non avere mai uno straccio di ammiratrice (donna, perché tra gli uomini il piú quotato pretendente pare essere Schneider il bel biondino). Anche lui é piuttosto odiato dal Resto del Mondo; data la sua bravura e la sua aria strafottente da primo della classe attira su di sé le ire dei bomber piú forti, fermamente intenzionati a bucarlo ma soprattutto a fargli tanto male (in quest'ultima impresa riescono tutti alla grande, dal momento che il Nostro passa piú tempo infortunato che in campo). In un'occasione rischia il linciaggio da parte di mezza squadra avversaria e in un'altra fa a cazzotti con il sempre amabile Kojirō.

Tarō Misaki 岬太郎
(Tom Becker)

L'amante di Tsubasa, con lui forma la "Golden Combi" per la grande intesa che hanno in campo (e probabilmente anche tra le lenzuola.) E' buono, gentile, sempre calmo e posato, praticamente un santo; suo padre é un pittore girovago che non si capisce come faccia a mantenere sé stesso e il figlio, probabilmente la professione di artista é una copertura per nascondere loschi traffici di droga e/o prostitute.

Kojirō Hyūga 日向小次郎
(Mark Landers)


Mark "er burino" Landers, la riottosa tigre frustrata capace di arrotolare perfino le maniche ad un completo di Armani e di andarci ad una conferenza stampa, studia, si allena e contemporaneamente lavora per mantenere i suoi millemila fratelli. E' celebre per i suoi interventi furiosi al limite del fallo che lasciano schiere di giocatori menomati; in campo è come Attila, dove passa lui non crescono più i difensori. E' provato dagli eventi della vita, tanto che a 12 anni ne dimostra giá 30. Eterno rosicone, vorrebbe umiliare Tsubasa e segnare a Genzō da fuori area ma entrambe le cose resteranno solo un bel sogno per lui, nonostante si trastulli ad allenarsi con gli tsunami e le palle mediche per diventare piú forte. Indimenticabile il suo "Tiger Shot", capace di bucare reti e muretti adiacenti. Senza dubbio il personaggio piú rabbioso e iracondo dell'intera vicenda, fra lui e Genzō non corre buon sangue; essendo entrambi due cafoncelli arroganti sono in contrasto piú o meno su tutto e Kojirō gli staccherebbe volentieri la testa dal collo, anche perché l'S.G.G.K. é il rampollo ricco e viziato di una famiglia bene mentre lui é un povero spiantato che ha sempre dovuto farsi il mazzo per ottenere qualcosa nella vita.

Hikaru Matsuyama 松山光
(Philip Callaghan)

Il carismatico uomo del Nord, quello meno gay di tutti che gioca con l'hachimaki (regalatogli dalla fidanzata) annodato sulla fronte a mó di kamikaze. Fiero cipiglio da leader e temperamento grintoso e battagliero, é consapevole di non avere il talento naturale di Tsubasa e compagnia bella e perció, essendo abituato a temperature siberiane, si sbatte a suon di estenuanti allenamenti sotto la neve per migliorarsi; sopportando poco il caldo, peró, spesso si trova in svantaggio quando gioca da ospite in qualche altra cittá dal clima piú mite. A differenza della strategia da solista intrapresa da Tsubasa e Kojirō, entrambi ferventi sostenitori del "faccio-tutto-io-gli-altri-sono-solo-coreografici", lui e i suoi compagni della Furano possono vantare un gioco di squadra ed una sintonia davvero invidiabili. Last but not least: quando la sua ragazza viene ricoverata in ospedale a seguito di un incidente stradale, non esita a riguardarsi la lista delle prioritá e decide (udite udite) di NON giocare una partita importante pur di correre al suo capezzale. Evento (e personaggio) decisamente fuori dal comune in questa serie costellata da fanatici esaltati che hanno in mente solo il pallone...tanto di cappello, Matsuyama-kun.

Ryō Ishizaki 石崎了
(Bruce Harper)

Specializzato nella difficile e dolorosa arte di stoppare la palla con la faccia, é il classico compagnone casinaro della situazione preso "simpaticamente" per il culo un po' da tutti. Si deve ancora far luce sul mistero della sua convocazione in Nazionale, ma non é l'unico caso.

Shingo Aoi 葵新伍
(Rob Denton Aoi)

La scimmietta ingenua e svampitella, altrimenti detto "principe del sole". Velocissimo in campo, é quasi una macchietta, impossibile non amarlo. Appena arrivato in Italia viene prontamente fregato e privato di tutti i soldi (due milioni di lire, mica cazzi), giusto per perpetrare lo stereotipo dell'italiano truffaldino con cui ormai siamo tristemente noti in tutto il mondo. Nella partita contro l'Olanda si immola al posto di Bruce Harper per effettuare una spettacolare parata di faccia. E' avvezzo ad allenarsi indossando un giubbino rinforzato per potenziare i suoi (scarsi) muscoli, in perfetto stile Son Goku.

Ken Wakashimazu 若島津健
(Ed Warner)

Acrobatico portiere karateka in perenne scazzo col mondo (tanto da sembrare affetto da sindrome premestruale a volte), é famoso perché si fa sempre un culo a cappella nelle partite al posto di un Genzō infortunato nove volte su dieci, salvo poi vedersi sostituire dal redivivo rivale che gioca giusto le finali beccandosi tutta la gloria al suo posto. E forse da qui si evince il perché di cotanto scazzo.

Yūzō Morisaki 森崎 有三
(Alan Crocker/Parker)

Portiere imbarazzante, é una mezzasega eterna terza riserva. Subisce un trauma notevole che lo porta ad avere paura del pallone (comodo se fai il portiere) quando il solito Kojirō in vena di massacri gli assesta volontariamente e simpaticamente una bomba in piena faccia.

Taichi Nakanishi 中西太一
(Teo Sellers)

Il portierone obeso della Naniwa (Norfolk) e della Tatsunami. Non ha bisogno di muoversi molto per parare i tiri (e dopotutto manco ci riuscirebbe), vista la stazza imponente.

Masao e Kazuo Tachibana 立花政夫/和夫
(Jason e James Derrick)

I noti gemelli circensi che passano piú tempo in aria che con i piedi per terra. In Nazionale utilizzano Yuma come trampolino o si appollaiano sulle traverse della porta per contrastare i calci d'angolo.

Jun Misugi 三杉淳
(Julian Ross)

Il cardiopatico, altrimenti detto "campione di vetro". E' un talento puro che sarebbe il piú forte in assoluto se non fosse per quel "piccolo" problema al cuore che lo costringe a giocare sí e no 15 minuti a partita, tempo comunque che gli é piú che sufficiente per ribaltare il risultato.

Makoto Sōda 早田誠
(Ralph Peterson/Sam Reynolds/Richard Flanaghan)

Sorvoliamo sul fatto che venga spesso chiamato dal cronista con addirittura tre nomi diversi, superando il primato di Alan Parker/Crocker. Fisico intimidatorio, soprannominato "l'ammazzacampioni" per la tipica delicatezza dei suoi interventi, è fortissimo nella marcatura ad uomo ed é molto veloce. Si diletta nel collezionismo degli stinchi degli avversari per esporli come trofei.

Hiroshi Jitō 次藤洋
(Clifford Yuma)

Autentico enurgumeno stopper della Nazionale, non ha sicuramente un cervello fino e dato l' "esile" fisico gioca come difensore; nella Hirado fa spesso da assistman al piccoletto Winters.

Mitsuru Sano 佐野満
(Sandy Winters)

Il nano che gioca in coppia col gigante Yuma. Viene da chiedersi come faccia a vedere qualcosa, dato che ha gli occhi perennemente nascosti dal frangione (e poi Sandy non é un nome da donna?)

Takeshi Sawada 泽田德一
(Danny Mellow)

Danny "Oh, Mark" Mellow, l'amante di Kojirō, certamente l'uke della coppia. Impossibile non notare lo sbrilluccichio nei suoi occhi ogni volta che guarda l'amato Capitano, gli mancano solo le pupille a cuoricino. Di indole umile e pacifica, a volte dimostra di avere un po' di attributi permettendosi di fare osservazioni piccate a Kojirō, che invece di picchiarlo (come farebbe con chiunque altro) rispetta sempre le sue opinioni, evidente segnale del feeling e dell'intimitá esistente fra i due.

Shingo Takasugi 高杉真吾
(Bob Denver)

Centrale difensivo, non é un personaggio particolarmente rilevante ma lo si ha ben impresso nella memoria per i capelli grigi giá a 9 anni e gli occhi perennemente a fessura (tipico tratto nipponico, oserei dire).

Teppei Kisugi 来生哲兵
(Johnny Mason)

Altrimenti detto "la mamma di Tsubasa" per la sua strabiliante somiglianza con la stessa. Ha la medesima permanente e perfino le cigline, si sospetta una presunta parentela fra i due.

Roberto Hongō ロベルト本郷
(Roberto Sedinho)

Ex centravanti della Nazionale brasiliana ora dedito alla pedopornofilia e al vizio dell'alcool. Fin dai primi episodi cerca di portare Tsubasa con sé in Brasile per iniziarlo alle gioie del sesso ed inserirlo nel giro della prostituzione minorile. Non viene mai esplicitamente confermato ma é evidente che ha una tresca con la mamma del suo pupillo, non si spiega altrimenti come sia possibile che la signora Ōzora acconsenta ad affidare il figlio alle cure di un ubriacone vestito da straccione e a garantirgli fin da subito vitto e alloggio in casa sua. E non tiratemi fuori la palla che il papá di Tsubasa lo aveva salvato dal suicidio, che per caritá, mi sembra tanto la classica scusa arrampicata sugli specchi per nascondere scomode veritá.

Munemasa Katagiri 片桐宗政
(Kirk Person)

Il "Gufo Reale" della federazione giapponese, é l'osservatore dal taglio di capelli identico a Ed Warner che suole indossare gli occhiali da sole anche di notte.

Tatsuo Mikami 见上辰夫
(Freddie Marshall)

Freddie "Zoff" Marshall é l'allenatore personale di Genzō, non lo si vede mai senza occhiali da sole, un pó come il "Gufo Reale" Katagiri.

Kozō Kira 吉良耕三
(Jeff Turner)

Allenatore personale di Kojirō, ha come Roberto il vizio di bere, deve essere una peculiaritá degli allenatori giapponesi.

Sanae Nakazawa 中沢早苗
(Patty Gatsby)

Capo Ultras della tifoseria delle squadre in cui ha militato Tsubasa e sua futura moglie, lo conquista per sfinimento. Celebre per il suo soave starnazzare che assorda anche con gli spalti gremiti.

Karl Heinz Schneider カール・ハインツ・シュナイダー

Karl Heinz Schneider, detto il Kaiser, é senza dubbio un clone di Tsubasa in versione Super Sayan, teoria che sembra supportata anche dalla potenza dei suoi tiri che sono in grado di bucare la palla dopo averla fatta risplendere a mo' di supernova (o di kamehameha che dir si voglia), con tanto di scia luminosa. E' un fortissimo centravanti tedesco, bomber dell'Amburgo, del Bayern Monaco e della nazionale tedesca giovanile. Candidato ideale dal filone yaoi come amante di Genzō, con il quale ha un rapporto di amore/odio in quanto è l'unico portiere ad aver parato il suo Fire Shot, altrimenti noto come "tiro al fulmicotone".

Hermann Kaltz ヘルマン·カルツ

Hermann "stecchino" Kaltz, una sagoma di giocatore, é un centrocampista difensivo. Gioca sempre con uno stuzzicadenti in bocca che sputa quando vuole fare sul serio. E' molto amico di Genzō e Schneider, difatti le parodie yaoi dedicate ai tre si sprecano.

Deuter Muller デューター・ミューラー
(Bauer/Muller)

Il portiere per antonomasia. Con la sua mole occupa praticamente tutta la porta ed é in grado di parare i tiri con una sola mano (mano che, per inciso, é piú grande del pallone).

Juan Diaz ファン・ディアス
(Jorge Ramirez)

Palesemente ispirato a Maradona. Fuoriclasse al pari di Tsubasa, é capace di segnare un goal scartando da solo due terzi della squadra avversaria, portiere compreso (!)

Alan Pascal アラン·パスカル

Non ha doti rilevanti ma lui e Diaz sono praticamente telepatici e fanno coppia fissa in campo (ma va'? Mi ricordano qualcuno...)

Shunko Sho 肖俊光

Cinesino al vetriolo, é uno dei pochi bastardelli che riescono a segnare a Genzō da fuori area, polverizzandogli il destro con la sua speciale mina allucinante, l'Handoshu Sokujinho.

Stefan Levin ステファン·レヴィン

Complessato e incazzoso svedese dalla storia tormentata, massacra la mano sinistra del buon Genzō con il suo micidiale Levin Shot, una specie di arma impropria. Certi tiri sembrano piú adatti ad un campo di battaglia che ad una partita di calcio...

Gino Hernandez ジノ・ヘルナンデス
(Dario Belli)

Fortissimo portiere ITALIANO (come rivela il cognome Hernandez, squisitamente nostrano). È abilissimo a parare potenti tiri come il Drive Shot con l'ausilio del solo braccio destro o sinistro.


Ok, detto questo per adesso ho finito. Spero di non aver annoiato nessuno con le mie farneticazioni, e nel caso, pazienza. Se il vero calcio fosse come quello di Captain Tsubasa, sarei allo stadio tutte le Domeniche xD


venerdì 12 dicembre 2008

Captain Tsubasa: vaneggiamenti e considerazioni personali.

Alzi la mano chi non si ricorda di "Holly e Benji"! Credo abbia segnato in modo indelebile l'infanzia di tutti quelli nati negli anni '80, e in misura minore anche di quelli nati negli anni '90...da piccola non ne perdevo una puntata, e tutt'ora occupa un posto speciale nel mio cuore. Sono passati quasi 15 anni ormai, eppure questo anime continua a farmi emozionare come all'inizio, quando lo trasmettevano di pomeriggio su Bim Bum Bam ed ero solita guardarlo mentre mi gustavo un Tegolino o (tanto per cambiare) disegnavo.
Sono davvero contenta che lo scarno palinsesto televisivo si sia arricchito un po' grazie alla rimessa in onda di questa vecchia gloria che non passa mai di moda...francamente, la maggior parte degli anime nuovi proprio non si può guardare. Forse la senilitá contribuisce a sviluppare ed accentuare il mio lato malinconico/nostalgico latente, ma non riesco assolutamente ad apprezzare Pokemon, Idaten Jump, BeyBlade et similia perché li trovo tutti uguali, estremamente noiosi e basicamente senza senso, ma non intendo soffermarmi a polemizzare su questo punto, ci sarebbe da scrivere su uno scontro generazionale che non ho voglia di approfondire adesso xD

♦ NOMI, TITOLI E ADATTAMENTI ♦

Torniamo al nostro beneamato "Captain Tsubasa" 『キャプテン翼』, meglio noto nel mondo occidentale come "Holly e Benji", che in Italia é comparso per la prima volta nel lontano Luglio 1986. Innanzitutto quando ho scoperto cosa significava il nome giapponese del protagonista mi sono quasi commossa. Tsubasa Ōzora, scritto con gli ideogrammi di grande (大), cielo (空) e ala/i (翼), significa letteralmente "ala (o ali, il giappo non distingue tra singolare e plurale) del grande cielo". E chissene, direte voi. Invece per me é una cosa importante scoprire che i nomi dei personaggi a cui sono stata piú legata durante la mia infanzia hanno un significato, mica come l'adattamento italiano che li ha mortificati e ridotti a nomi inglesizzanti sterili e fuoriluogo. Fuoriluogo perché nell'anime non viene mai fatto mistero che il paese in cui é ambientata la vicenda é il Giappone, e poi cosa fanno? Affibbiano dei nomi cosí tipicamente nipponici ai personaggi! Che adattamento raffinato, non c'è che dire, e lo dobbiamo tutto a Mediaset, la cui policy era ed é quella di italianizzare o inglesizzare i nomi giapponesi (perché, poi...forse temono che le menti dei bambini vengano compromesse dall'esotico idioma, anche se devo ammettere che ultimamente la percentuale di nomi adattati nei nuovi cartoni sta un po' scemando). D'altra parte peró quando ero piccola non ne sapevo una cippa sull'argomento, non me ne poteva importare di meno se la storia si svolgeva in Giappone, Eritrea o Uzbekistan e se i nomi originali erano stati mantenuti o no..."purista" lo sono diventata crescendo, e forse proprio grazie alla politica di occultamento della Mediaset xD
Comunque, sia qui sia in molti altri paesi la serie é universalmente ricordata come "Holly e Benji", contrazione di Oliver Hutton e Benjiamin Price che come nomi dai, non fanno proprio cosí schifo, anche se io e mio marito ancora adesso ci sbellichiamo a pensare alla traduzione italiana (Oliviero Capannone e Beniamino Prezzo, LOL).

A proposito di protagonisti, a pensarci bene non é che poi Benji (Genzō Wakabayashi in originale, e questo spiega il mistero di cosa significasse la scritta "W GENZO" sul suo inseparabile cappello, che non vuol dire "viva Genzo", come abbiamo sempre pensato da bambini) sia protagonista assoluto insieme ad Holly, diciamo che é un comprimario di un certo spessore, ma la vera star in questa vicenda é solo Holly/Tsubasa, come testimonia anche il titolo originale, Captain Tsubasa, per l'appunto. Perché poi abbiano deciso di chiamarlo cosí rimane un mistero...forse chi ha pensato a quel titolo non aveva tempo di visionare l'intera serie e si é fermato solo ai primi episodi, dove in effetti l'accesa rivalitá fra i due poteva trarre in inganno. Se si fosse preso la briga di guardare qualche puntata in piú, avrebbe scoperto che (purtroppo) Genzō non sará piú cosí presente, prima è sempre infortunato, poi va a giocare in Germania e non compare per quasi tutta la seconda serie...

♦ IMPRESE MEMORABILI: LA FANTASCIENZA APPLICATA AL CALCIO ♦


Questo anime é passato alla storia per i suoi campi chilometrici, per i voli circensi e i colpi speciali che sfidano la forza di gravitá ignorando tutte le leggi della fisica, per i portieri acrobati che saltano da un palo all'altro di una porta che normalmente dovrebbe essere lunga 7 metri e si infortunano pesantemente cercando di parare cannonate che gli bruciano i guanti (!!), gli smerigliano le mani e bucano rete e muretto adiacente, per le palle da calcio che si deformano diventando ellittiche o infuocate sotto l'effetto di tiri pazzeschi, per il telecronista, sempre lo stesso, che commenta TUTTE le partite sia amatoriali (che vengono trasmesse anche in TV, eh certo) sia mondiali, per i giocatori telepati che in campo si leggono nel pensiero o si lasciano andare a luuuuunghi flashback mentre palla al piede corrono a perdifiato verso una porta che sbuca mezz'ora dopo da una collina...per non parlare del fatto che praticamente TUTTI i ragazzini che si dilettavano a giocare nel campetto della scuola (chiamalo campetto, sembra San Siro) siano stati convocati per la Nazionale. E poi io mi sono sempre chiesta, ma avranno una vita oltre al calcio? Saranno mica analfabeti, ci andranno a scuola ogni tanto o stanno a disputare partite 24h su 24? E una ragazza? Ma ci hanno mai anche solo parlato con una femmina degna di questo nome, che non sia quell'invasata di Patty (Sanae)? L'unico che si sposa alla fine é Tsubasa, e guarda caso proprio con lei, amica di vecchia data (classica utopia da manga) e sua tifosa sfegatata. Ah aspetta, anche Philiph Callaghan (Hikaru Matsuyama) aveva una tipa, idem dicasi per il campione di vetro Julian Ross (Jun Misugi), ma secondo me Amy (Yayoi Aoba) portava un po' sfiga perchè ogni volta che la inquadravano sugli spalti intenta a fare il tifo l'attimo dopo il povero Julian si accasciava al suolo rantolando, bisognoso di una bella defibrillazione. Che poi secondo me lí dentro lui era l'unico con una parvenza vagamente "umana", paragonato ad attaccanti capaci di abbattere le sequoie a colpi di stinchi o a portieri funamboli, l'avere qualche attacco di cuore ogni tanto non mi sembra affatto una cosa strana...

Sempre restando in tema delle acrobazie tanto care a questo anime, come non citare Ed Warner (Ken Wakashimazu), il portiere karateka che para di taglio saltando come una scimmia da un palo all'altro della porta? O la catapulta infernale dei gemelli Derrick (Tachibana)? Ma come diavolo fa quello che sta schiena a terra ad essere immune all'attrito, a scivolare per metá campo con il fratello in equilibrio piede su piede (con tanto di tacchetti delle scarpe perfettamente combacianti) per poi catapultarlo in aria a tirare una mina allucinante che poco ci manca che il pallone esploda, e il tutto senza mai piantarsi nel terreno? E come dimenticare la prima sfida tra Genzō e Tsubasa, quando quest'ultimo con una precisione da cecchino scaglia un pallone da una collina con una potenza da lanciamissili verso il centro della città (che disterá un qualcosa come 5 km) riuscendo ovviamente a farlo arrivare dritto dritto fino alla casa di Genzō che, siccome ha i "riflessi condizionati del portiere" e para in automatico qualunque oggetto sia in movimento verso di lui, lo blocca senza difficoltá anche se chiunque altro (un nome a caso, Bruce Harper) se lo sarebbe stampato in piena faccia. Ma é proprio in queste prodezze irripetibili che sta il fascino di questo anime^^


♦ TALKING ABOUT THE S.G.G.K. ♦


Dal canto mio, sono sempre stata una fan di Genzō Wakabayashi, o Benji Price che dir si voglia, il mitico portierone che sappiamo tutti essere piuttosto arrogante, cocciuto e megalomane quanto basta per rovinarti la giornata; lo ricordo sempre con la sua tipica espressione, ovvero quell'aria di sufficienza da sbruffoncello che lo caratterizza specialmente nella prima serie, prima che venga un po' ammorbidito dalla solaritá di Tsubasa. In linea di massima non prediligo i personaggi "invincibili", i classici protagonisti assoluti ed infallibili, amatissimi e perfetti come ad esempio é Tsubasa, il super regista che vince sempre e comunque, abbonato a vita al goal decisivo dell'ultimo minuto di qualunque finale venga disputata, dalla Coppa del Mondo alla Coppa del Nonno; a mio parere questo alla lunga stanca un po', mentre Genzō sotto certi aspetti é piú "umano". Emblema della solidità ma non dell'onnipotenza o della perfezione, a partire dal carattere, tutt'altro che perfetto. Certo, rimane pur sempre un S.G.G.K. (e qui solo gli appassionati mi capiranno) ma le sue sonore batoste se le prende eccome (ad esempio ad inizio saga é proprio Tsubasa a riportarlo fra i comuni mortali) e sicuramente non é immune dal commettere errori, alcuni dei quali davvero colossali (uno leggendario si ha nel match Bayern-Amburgo quando al 90° esce dai pali per battere un calcio di punizione che, non andando a buon fine, dá inizio al contropiede che permette a Schneider di segnare il goal partita a porta sguarnita); per non parlare degli infortuni che lo costringono spessissimo alla panchina, povera stella.
Non dimentichiamo poi che ha avuto il coraggio di affrontare l'Europa molto prima di Tsubasa. Genzō è la star per le grandi occasioni, il portiere tutto d'un pezzo spedito subito oltremare che finisce col diventare un qualcosa di speciale, da notare e apprezzare ad ogni suo rientro, ed inoltre a mio parere è il giocatore decisivo della Nazionale Giapponese, colui in grado di fare la differenza in campo. Dotato di uno stile elegante, preciso ed equilibrato, affidabilitá e fermezza nelle prese, abilitá nelle uscite e nei rilanci lunghi, si puó dire che sia un atleta completo. Quando prende goal, quando sbaglia, è quasi un evento che va giustificato o sottolineato...e questo succede solo con i campioni.


♦ SIGLE ♦


Oltre alla prima serie, che ho amato (e amo) spasmodicamente, mi piace molto anche la terza, "Road to 2002", dove ritroviamo i protagonisti piú grandi, intorno alla ventina d'anni (in Italia é passata col titolo di "Holly e Benji Forever", sigh, ma che originalitá, per non parlare della truzzissima sigla dance cantata da Cristina D'Avena e Giorgio Vanni...come smantellare un bel cartone prima ancora che inizi la puntata...se qualche kamikaze la vuole ascoltare QUI c'è il triste video, ma non fatevi ingannare dalla melodia orecchiabile perché questa sigla é BRUTTA e su questo non transigo). La differenza di corporatura nei personaggi rispetto a quando erano dei gracili pischelletti é strabiliante, fa pensare che abbiano fatto un serio uso di anabolizzanti e steroidi, e la cosa é ancor piú palese nel manga, dove l'autore Yoichi Takahashi tiene raramente conto delle proporzioni che un normale corpo umano dovrebbe avere e li disegna con stazze degne di un armadio a quattro ante.

Per quanto riguarda invece le sigle originali, ne esistono un bel po', ma sono le prime ad essere davvero indimenticabili (soprattutto perché le loro versioni strumentali facevano da sottofondo durante le partite, quindi anche se non le avete mai sentite cantate sicuramente ne conoscete giá la melodia).



Sigla d'apertura della prima serie:
『燃えてヒーロ』MOETE HERO - Eroe ardente (1983)

ちょっとあれ見なエースが通る Chotto aremi na EESU ga tooru
優れ者だと町中騒ぐ Suguremono da to machijuu sawagu
蝶蝶サンバ(蝶蝶サンバ)、シグザグサンバ (シグザグサンバ) Chochou SANBA (chouchou SANBA), JIGUZAGU SANBA (JIGUZAGU SANBA)
あいつの噂でチャンバも走る Aitsu no uwasa de CHANBA mo hashiru
それにつけても俺たちゃなんなの Sore ni tsukete mo oretacha nan nano
ボール一つにきりきり舞いさ BOORU hitotsu ni kirikiri mai sa
ダッシュ!、ダッシュ!、ダッシュ!DASSHU, DASSHU, DASSHU!
キックエンド ダッシュ!KIKKU ENDO DASSHU!
いつか決めるぜ、いなつまシュート Itsuka kimeru ze, inatsuma SHUUTO
そん時俺がスーパーヒーローさ Son toki ore ga SUUPAA HIIROO sa
ダッシュ!、ダッシュ!、ダッシュ!DASSHU, DASSHU, DASSHU!
キックエンド ダッシュ!KIKKU ENDO DASSHU!
燃えて、青春、駆け抜けろ!Moete seishun, kakenukero!


Sigla di chiusura della prima serie:
『冬のライオン』Fuyu no Lion - Leone d'inverno

これが若さと言うけれど Kore ga wakasa to iu keredo
好きで迷ってきたような Suki de mayottekita youna
優しさ一片あるならば Yasashisa hitohira aru naraba
何も言わずに消えてくれ Nani mo iwazuni kiete kure
STORM STORM STORM うずくまる男を叩け Uzukumaru otoko wo tatake
STORM STORM STORM 涙ぐむ心を潰せ Namidagumu kokoro wo tsubuse
今の俺は冬のライオン Ima no ore wa fuyu no raion
ほんの少しだけ眠らせてくれ Honno sukoshi dake nemurasete kure


Ed infine ecco la seconda sigla finale della serie "Road to 2002"...la metto perché ne vale la pena, é davvero stupenda!

『勝ち 』Kachi - Vittoria

積み上げる自分の高さは誰にも決められない Tsumiageru jibun no takasa wa dare ni mo kimerarenai
込み上げる自分の弱さを誰にも見せられない Komiageru jibun no yowasa wo dare ni mo miserarenai
あぁただ負けたくないその気持ちで Aa tada maketakunai sono kimochi de
あぁ今進むよ Aa ima susumu yo
飛んでくる小石を払って倍の早さで返す Tondekuru koishi wo haratte bai no hayasa de kaesu
病んでいる小鳥を拾って大きな空に返す Yandeiru kotori wo hirotte ookina sora ni kaesu
あぁただ負けたくないその気持ちで Aa tada maketakunai sono kimochi de
あぁ今進むよ Aa ima susumu yo
NO NO NO NO NO NO NO NO NO NO 今出せる全ての力で Ima daseru subete no chikara de
後悔はしたくない Koukai wa shitakunai
今出せる全ての力で最高の勝ち Ima daseru subete no chikara de saikou no kachi


Bene, per oggi lo sproloquio termina qui. Ne avrei a vagonate di cose da dire su questo anime (si era capito, mi pare) e credo proprio che torneró sull'argomento, prima o poi...

giovedì 11 dicembre 2008

Un errore che non perdona.

A testimonianza che questo blog non é morto, ecco qua un nuovo post, dopo quasi due mesi di silenzio! Ogni tanto qualche ritaglio di tempo riesco a trovarlo per scrivere qui, soprattutto adesso che sono un pó piú libera dal momento che il tanto temuto Nōryoku Shiken é finalmente passato. Su come sia andato non mi pronuncio, ma lasciate che vi racconti del CLAMOROSO errore che ho tragicamente commesso nella seconda parte del listening e che mi ha pregiudicato l'esito delle altre nove domande.

La prima prova, quella sui kanji e sul vocabolario, é andata via liscia ed ero tutta gasata, giá pregustavo un successo. Affronto quindi la prima parte del listening, da fare basandosi sulle immagini contenute in un fascicoletto precedentemente distribuito, e anche qui non ci sono particolari problemi, almeno finché non giungiamo alla fatidica seconda parte di questo benedetto ascolto. Avete presente la scheda delle answers in cui vanno anneriti i pallini corrispondenti alle risposte? Bene, e avete presente anche che il primo in alto é l'esempio, e che all'inizio dell'ascolto tale esempio viene letto? Ebbene, ho totalmente ignorato questo "dettaglio" e sono partita in quarta bella carica ad annerire i maledetti pallini...col risultato che arrivata all'ultima domanda stavo giá per poggiare la matita con aria trionfante quando sento che la voce registrata non annuncia la fine della prova, anzi, continua a parlare. Mi guardo intorno per vedere le facce dei compagni sperando di trovarli smarriti quanto me ma sono tutti a testa bassa intenti a scrivere zelanti, ed in quel momento realizzo...MA PORC...avevo riscritto anche la risposta dell'esempio, con il conseguente risultato che la risposta due era in realtá la uno, la tre la due e via dicendo...insomma un macello, afferro la gomma sperando di riuscire ad effettuare le correzioni alla velocitá della luce ma non c'è niente da fare, sono ormai in preda al panico e stanno giá passando a ritirare le prove. Grandioso, tutte e 9 scazzate, gioia e tripudio (se mi é andata bene ne avró beccate un paio per puro culo).

Per quanto riguarda la grammatica e la comprensione il mio umore era ormai sceso ai minimi storici, com'era facilmente intuibile, per cui ho dovuto fare uno sforzo immane per mantenere la concentrazione e resistere all'impulso di alzarmi e andarmene dopo aver sbattuto un paio di volte la testa contro il muro. Questa terza e ultima parte in particolare é stata allucinante, non finiva mai, un vero e proprio tour de force...non si puó mettere la comprensione di un testo (e nello specifico di un testo in giapponese, mica cazzi...e magari fosse stato uno solo) dopo la grammatica, é cerebralmente devastante, anche se ripensandoci col senno del poi non erano brani difficili, anzi...il problema di fondo é che dopo due ore di tensione e impegno cercando di leggere e capire il giapponese il mio cervello proprio si rifiutava di collaborare, ed ammetto di avere sparato a caso un paio di risposte, il tempo stava scadendo e la mia concentrazione pure.

Questa é la cronaca del mio (disastroso) esame. Sono sicura al 99% di non averlo passato, purtroppo quel fallo sull'ascolto ne ha compromesso il buon esito, senza contare qualche altro errorino qua e lá che contribuirá ad abbassare ulteriormente la media. Bé, la parte positiva é che almeno non passeró i prossimi tre mesi ad attendere trepidante il risultato, tanto so giá come é andata...lo ritenteró l'anno prossimo, ad un livello piú alto e SPERO senza commettere mai piú delle sviste cosí madornali.

Pena l'auto-fustigazione sulle gengive.

lunedì 27 ottobre 2008

Il Condomania di Harajuku

Mi scuso per la latitanza, ma tra lavoro e Università poco ci manca che non abbia tempo neanche per respirare; unite poi al tutto il fatto che io sia una vera QUEEN OF PROCRASTINATE et voilá, ecco spiegato il perché di cotanta lunga assenza.
In questi giorni mi sono soffermata a riflettere sul futuro di questo blog, e sono giunta alla conclusione che non riuscirò MAI a postare tutto il materiale relativo ai miei due viaggi in Giappone (mi servirebbe una seconda vita per farlo). Ovviamente ciò non significa che cesserò l'attività, anzi, tempo e voglia permettendo continuerò imperterrita a scrivere le cose più interessanti/strane/rilevanti, ma per i motivi sopracitati non credo che gli aggiornamenti saranno frequentissimi...che la forza sia con me, perché questo si preannuncia essere un periodo di grande stress su tutti i fronti.
Sempre parlando di me, sono in attesa che in terra nipponica esca finalmente in dvd Ironman, cosí potró deliziare le mie orecchie ascoltando il Downey Jr. doppiato in giapponese. Questo film laggiù si è fatto attendere, credo che siano stati gli ultimi a vederlo proiettato nelle sale cinematografiche (finalmente UNA cosa in cui arrivano dopo di noi! xD)

Ma veniamo al curioso termine che dà il titolo a questo post. "Condomania" non è altro che il nome di una catena di negozi, presente quasi su scala mondiale, dedicati esclusivamente alla vendita di profilattici; in questo articolo mi soffermerò a parlare di quello situato ad Harajuku, l'unico che abbia visitato finora. Fra l'altro non è neanche una trovata dei giapponesi, perché il primo store apparso sulla faccia della terra nel 1991 era americano...
La filiale di Harajuku è, lasciatemelo dire, un BUCO. Minuscolo e perennemente affollato, bisogna letteralmente sgomitare facendosi largo tra la gente per riuscire a osservare un po' più da vicino gli scaffali colmi di fantasiosi, originali e bizzarri preservativi di ogni forma e colore.
Comunque, alla fine non si resta delusi: ce ne sono veramente per tutti i gusti! Le foto qui proposte parlano da sole e non sono che una piccola parte di ciò che si può trovare all'interno del negozio (cliccateci sopra per ingrandirle).

Profilattici in una graziosa scatolina a forma di confezione di succo d'arancia o bevanda al cioccolato (oltre ad essere aromatizzati ai suddetti gusti, è pure una buona soluzione per occultarli mettendoli al riparo da occhi indiscreti xD)

Condom fosforescenti (già, non sia mai che si corra il rischio di non riuscire più a localizzare "l'attrezzo" nell'oscurità...)

Variopinte scatoline di condom in stile Ukyo-e...

...e in stile amuleto portafortuna (variante piuttosto azzeccata, direi xD)

Una panoramica su vari tipi di preservativi, notate quelli a forma di Pikachu e di Spiderman...

...e per finire un tipo di preservativo "ludico" piuttosto simpatico, infatti come dice il cartellino non è da usare a scopo preventivo ma solo per gioco o scherzo (e bisognava specificarlo, a qualcuno potrebbe sempre venire la brillante idea di usarlo dopo aver rotto la fialetta, tra una scheggia di vetro e l'altra...)

venerdì 19 settembre 2008

Camaleontiche signore nella metro.

Un giorno, mezzi abbioccati nella pace e nel silenzio che aleggiano all'interno dei vagoni della metro, abbiamo scorto (non senza qualche difficoltá xD) questa elegante e distinta signora in kimono seduta poco distante da noi, e...ok, lo SO che non sta bene fotografare di nascosto la gente, ma come al solito é stato piú forte di me, la mia mano si é mossa da sola verso la fotocamera: il suo kimono crea un perfetto pendant con il colore dei sedili, é assolutamente della stessa tonalitá! 可愛いですね~(*.*)

domenica 7 settembre 2008

Testati per voi - Patatine & Co. (seconda parte)

E' passato un po' di tempo ormai dal primo post di questa pseudo-saga, e scommetto che ne stavate tutti ansiosamente aspettando il seguito (LOL). Se il precedente era improntato verso la descrizione di deliziose (?) bevande, é ora la volta degli snacks, e in particolare mi concentreró sui vari tipi di patatine rintracciabili nei miei adorati konbini.

CALBEE, Chips - Per me, le migliori. Croccantissime, spesse e tutte "avvoltolate" su loro stesse per garantire un maggior spessore e un miglior effetto "crock". Dal sapore delicato e con pochissimo sale, sono decisamente buone. VOTO:★★★★★ 5/5

CALBEE, Olive Oil Potato Chips (a destra) - Hanno pochissimo sale e sono spesse e croccanti; vago sentore di olio, anche se la confezione promette un 100%. Nel complesso apprezzabili soprattutto per il poco sale che non le rende pesanti o stomachevoli. VOTO:★★★★☆ 4/5

Machino Okashiya san , Anelli al Formaggio (a sinistra) - Piuttosto mediocri. Dopo un po' il gusto del formaggio stona (avete la mia parola che non riuscirete a finire il pacchetto e che lo cestinerete a metá.) VOTO: ★★☆☆☆ 2/5


SOLEA, Olive Oil Potato Chips Cracker Pepper & Salt - Pretendono di essere fatte solo con ingredienti naturali, vabbé, lasciamoglielo credere. Sono leggermente piccantine e l'olio che si sente non ha un buon sapore, piú che olio d'oliva pare olio di palma...ma forse é colpa mia che non ci metto abbastanza impegno, sono troppo abituata al sapore di quello vero per riuscire a ritrovarlo in questo tipo di snack ;-) VOTO: ★★☆☆☆ 2/5


SOLEA, Olive Oil Potato Chips Parmesan - Patatine al parmigiano, e ho detto tutto. Pure queste dovrebbero essere fatte con ingredienti genuini e naturali, ma ovviamente del nostrano formaggio hanno poco e niente. Comunque si difendono abbastanza bene, anche se personalmente non le comprerei una seconda volta. VOTO:★★★☆☆ 3/5

CALBEE, Chips al Pepe Nero (a sinistra) - Belle croccantine, sapore delicato e piccantino al punto giusto, molto fine. Un MUST per gli amanti del pepe nero come la sottoscritta. VOTO:★★★★★ 5/5

CALBEE, Chips al Chili (a destra) - Sapore delicato, vago sentore di carne arrosto un po' piccante. Non sono sicura al 100% che siano proprio al chili; comunque, nel complesso, sono abbastanza buone. VOTO:★★★☆☆ 3/5

CALBEE, Chips al Formaggio - (clicca sulle foto per ingrandire) Trovate la prima volta in un Family Mart vicino alla stazione della metro di Akihabara. Sulla confezione c'è scritto che contengono 3 tipi diversi di formaggio (addirittura! Sí e no se ne sente uno, e di scarsa qualitá per giunta...) Su ogni patatina ci sono delle macchie giallastre (vedi foto) indicate anche sul sacchetto come cose da notare, perché si tratta del formaggio che insaporisce lo snack. Nel complesso, si lasciano mangiare, ma ormai ho perso le speranze di trovare uno snack al formaggio che sia degno delle mitiche Karl (di cui parleró in seguito). VOTO: ★★☆☆☆ 2/5

Oyakugoro, Cheese Arare, Riccioli al formaggio - Oddio, queste sono immangiabili, nel vero senso della parola. Se sanno veramente di formaggio deve essere avariato, memorizzate bene la foto e statene alla larga. VOTO:☆☆☆☆☆ 0/5

Frito Lay, PIZZA-LA Seafood Doritos - Questo é uno snack che ho comprato per errore in preda a una crisi di astinenza da pizza, pensando che fossero appunto alla pizza e basta. Invece sono alla pizza al gusto di frutti di mare (avevo completamente ignorato il "SEAFOOD" scritto a caratteri cubitali...Mea Culpa). Non le ho finite, basta dire questo. VOTO: ☆☆☆☆☆ 0/5

Sunday Japon, Sun Ja Potato - (clicca sulle foto per ingrandire) Comprate in un konbini di Shibuya. L'elegante confezione nera contiene DIECI patatine di numero, incartate DUE alla volta. Sul tubetto é scritto che sono chips selezionate e cucinate con metodi di prima qualitá, e pertanto diverse da tutte le altre; sono croccantissime, dal gusto leggermente piccante e molto gradevole. E' vero, sono superiori a quelle che ho assaggiato finora, ma i 600 ¥ (quasi 4 €) che costano sono decisamente troppi, soprattutto se si pensa che dentro ce ne sono solamente dieci... VOTO:★★★☆☆ 3/5 (per il gusto si meriterebbero il 5 pieno, ma il rapporto quantitá-qualitá-prezzo é vicino allo 0...)

sabato 6 settembre 2008

Credevate che fosse finita...

...e invece no, al peggio non c'è mai fine (LOL). La maestria dei giapponesi nell'affibbiare nomenclature bislacche é proverbiale, per non dire demenziale, e non conosce limiti...comunque, per il vostro diletto, ecco qualche altra perla:

Immagine scattata in una pasticceria/caffetteria all'interno del centro commerciale Printemps, a Ginza. Suvvia, non ditemi che non conoscete il famoso "CIAPPUCCINO"!


Questo "CAFFE' VELOCE" (cliccate per ingrandire) é piuttosto noto, e in rete ho letto di gente che ha scovato la sua controparte, il "Caffé Lento"; speravo di trovarlo anche io, ma non c'è stato verso, quindi accontentatevi di questo...

Sono l'unica a cui il nome di questa catena di negozi ricorda da vicino un certo insulto? Per la cronaca, la FANCL é un'azienda che produce principalmente cosmetici e prodotti per la cura del corpo, ed é assai diffusa in patria.

Idem dicasi per quest'altro, voi come lo leggereste? Io "UniCUlo"...ehm^^; comunque la UNIQLO, il marchio di una linea di abbigliamento unisex, é molto famosa in Giappone ed esiste da oltre vent'anni, ma ció non toglie che abbia un nome semi-ridicolo...

venerdì 5 settembre 2008

L'italiano é un'opinione.

E a quanto pare puó essere interpretato piú o meno liberamente a seconda del posto in cui ci si trova...é proprio il caso di dire "paese che vai, italiano (storpiato) che trovi, e tale paese é guardacaso il nostro amato Giappone, che colleziona castronerie lessicali a bizzeffe. A questo punto, peró, si rende necessaria una piccola digressione (nah, non é vero che sia poi cosí necessaria, é solo che sono in vena di sproloquiare un pó).

Credo sia difficile trovare un altro posto dove le lingue estere vengano distorte a tal punto, basti pensare che hanno addirittura un alfabeto a parte per poter scrivere le parole straniere adattandole alla povertá fonetica del loro idioma, basandosi sulla pronuncia originale di tali vocaboli; ad esempio un termine come "computer" diventa konpyūta (コンピュータ), "disk" si converte in disuku (ディスク) e via dicendo, non é il caso di continuare con gli esempi perché non sono qui per disquisire sui katakana (verso cui provo un odio innato, non posso farci niente ma a loro preferiró sempre i kanji e gli hiragana). Questo é il metodo che permette ai giapponesi di trascrivere parole straniere adattandole alla propria lingua, e la trascrizione risultante é corretta perché, per quanto strambi possano sembrare i vocaboli ottenuti, i katakana hanno regole precise che bisogna seguire, non si puó certo improvvisare.
Comunque, non é neanche questo il punto. Almeno le parole scritte in katakana sono esatte, secondo le regole accennate poco fa; che dire peró dei clamorosi errori che i nostri giappini commettono quando provano a trascrivere termini stranieri direttamente in rōmaji? Viene da pensare che non sappiano neanche copiare come si deve xD
A testimonianza di ció che dico, riporto alcune interessanti fotografie scattate durante il mio ultimo viaggio, perché sembra che l'italiano sia, assieme ovviamente all'onnipresente inglese, tra le lingue piú gettonate da storpiare.

Da quanto ho potuto constatare, é piuttosto di moda dare nomi "esotici" alle cose, siano esse locali, negozi, cibi, etc etc. Poco importa se la frase/parola ha senso e si adatta al contesto; l'importante é che suoni bene e sia orecchiabile, e a volte il risultato é davvero esilarante. Appioppano con disinvoltura i nomi piú assurdi che si possano immaginare, vedere per credere!
Che dire ad esempio del nome di questo ristorante? Lo so, la foto fa pena perché é tutta sfocata, ma provate a leggere cosa c'è scritto all'inizio in alto...nientepopodimenoche "PORCO CASA". Forse volevano dire "La casa del maiale"? Come nome per un ristorante a tema sarebbe stato di gran lunga piú decente xD


Sempre restando in tema di ristoranti, ecco una serie di foto scattate all'esterno di un ristorante italiano, la "Torrattoria Napoli no Shitamachi", allocata all'ultimo piano del sacro Yodobashi Camera (c'è perfino la trascrizione di una ricetta). Le immagini parlano da sole, cosí non mi resta che augurare "buon appttito" a tutti!^__^ (cliccare per ingrandire)

Qui invece abbiamo un caffé che si chiama "EXCEISIOR CAFE'"...credo intendessero "Excelsior"^^;

Ecco poi una foto scattata all'interno di un centro commerciale nel quartiere di Ebisu (cliccare per ingrandire), si vede poco ma notate a destra il nome della boutique: "HUMAN WOMAN"...certo, di donne aliene devo ancora vederne, evidentemente ci tenevano a specificarlo, non sia mai che a qualcuno vengano dei dubbi...

Continuiamo la carrellata dei negozi con l'ameno nome di una boutique di Shibuya:

Ma ciao, buona giornata anche a te!!^^
Sempre da Shibuya, ecco un'altra simpatica insegna che si commenta da sola:

Pittoresco, vero?
E che dire invece di quest'altro nome? Premesso che non ho la benché minima idea di quali attivitá promiscue svolgano all'interno di quell'edificio, avete visto il suggestivo "AMPLESSO" che campeggia sulla targhetta del quinto piano? (cliccare per ingrandire)

Proseguiamo con l'erronea trascrizione del nome "Marie Antoinette" dal CD della colonna sonora del film, scattata da Tsutaya a Shibuya. Non ce la possono proprio fare xD

E ora tocca alle sigarette (cliccare per ingrandire): si va dalle "PIANISSIMO" (anche nella "gustosa" varietá alla pesca) alle "INFINITY PEACE"...bé, al secondo nome volendo trovo anche un senso, si sa a cosa puó condurre il tabagismo xD

Anche quest'altra marca merita, le sigarette "HOPE" (sí come no) con di fianco le "PEACE", forse sorelle delle Infinity Peace...

Per finire, la chicca: a quanto pare i giapponesi hanno difficoltá a traslitterare in rōmaji anche le parole autoctone! Ecco cosa ho trovato scritto in metropolitana: "GINNZA" al posto di GINZA, con una sola N...

mercoledì 3 settembre 2008

Brutta cosa la dipendenza...

Da quando sono riuscita ad iscrivermi a MIXI (grazie ad un furansujin residente a Tokyo che mi ha gentilmente prestato la mail del suo keitai denwa), la lista delle cose da cui sono dipendente sí é allungata. Mixi é il miglior sito di tutto il web se volete conoscere dei giapponesi (e non), allenare la lingua o mantenere i contatti con conoscenti/amici. Ma di cosa si tratta esattamente?

Il suddetto Mixi (ミクシィ) é una online community, la risposta giapponese a MySpace, ed al momento conta piú di 6 milioni di iscritti; la maggior parte di questi ovviamente sono abitanti del paese del Sol Levante, ma non mancano certo i gaijin, provenienti da ogni parte del mondo.
Su Mixi potrete trovare persone con i vostri stessi interessi, tenere un blog, commentare su quello degli altri, caricare album di foto e video, scambiare messaggi, partecipare o fondare community su ogni argomento possibile e immaginabile etc etc. Praticamente ogni giapponese possiede un account Mixi per cui, come dicevo poco fa, é il posto giusto per conoscere nuovi amici masterizzando l'uso del giapponese, e personalmente adoro il clima che si respira al suo interno.
Ok, tutto perfetto, ma dove sta l'inghippo? In realtá si tratta di un DUPLICE inghippo, perché:

① Si puó entrare a far parte della community solo previo invito via mail di qualcuno che vi é giá iscritto;
② Da qualche mese é entrata in vigore la regola secondo la quale per completare l'iscrizione occorre anche la mail di un cellulare giapponese, e se non siete residenti in Giappone la suddetta mail non l'avete di sicuro.

Il primo punto é sicuramente il piú ovviabile, in fondo non é poi cosí difficile trovare qualche membro disposto a mandarvi un invito (io stessa lo faró con piacere, se ne avete bisogno lasciate un commento qui), il punto piú ostico é il secondo, vediamo di spiegare un pó di cose a riguardo.
In Giappone ad ogni numero di cellulare é associata una casella di posta, solitamente terminante in @docomo.ne.jp, @ezweb.ne.jp, @c.vodafone.ne.jp e via dicendo, a seconda dell'operatore telefonico scelto. Tale casella si puó utilizzare solo dal cellulare, e solo in Giappone. Questo perché i cellulari nipponici non funzionano al di fuori della patria (o meglio, potrebbero anche funzionare, ma non possono in nessun caso connettersi a Internet dato che la rete locale non é supportata...pertanto, niente Internet, niente mail) ma soprattutto perché il numero di telefono giapponese lo si puó usare e ottenere solo in Giappone: infatti, a meno che non abbiate la residenza lá, non vi sará possibile fare un contratto con una compagnia telefonica.
Insomma, é uno stratagemma inventato dai gestori di Mixi, evidentemente affetti da xenofobia*, per arginare la marea di gaijin che stava invadendo la community; sinceramente vorrei proprio vedere come giustificherebbero la cosa, quale motivazione darebbero.
Questa nuova e odiosa regola potrebbe far desistere e schifare i piú (oltre a fomentare una certa vecchia teoria secondo la quale sotto sotto il Giappone é ancora un paese un po' chiuso e razzista), ma non chi é seriamente intenzionato a tentare l'iscrizione a tutti i costi. E allora, come si puó fare? Anche superare questo ostacolo puó non rivelarsi troppo difficile, basta avere solo un pó di pazienza, perché trovare qualcuno disposto a prestarti la mail del cellulare non é assolutamente impossibile, soprattutto se giá si hanno dei contatti lá; io stessa ce l'ho fatta perché il sopracitato furansujin era amico di un amico di amici...ma io manco lo conoscevo ;-p
Se peró proprio non si conosce nessuno neanche per vie traverse, allora l'unica alternativa é entrare in una qualche chat giapponese, intortarsi qualcuno e convincerlo a prestarvi la mail; in fondo di tale indirizzo se ne avrá bisogno soltanto una volta, poiché le cose funzionano cosí:

  • Mixi ha bisogno sia della vostra mail del PC (che sará la sola che userete poi per accedere al sito) sia di quella del keitai denwa.
  • Una volta che il vostro amico/conoscente/persona sconosciuta avrá ricevuto la mail sul cellulare, tutto ció che dovrá fare é confermare la vostra iscrizione inserendo anche la vostra password, che dovrete ovviamente fornirgli (ma in seguito, se lo riterrete opportuno, la potrete cambiare).
  • A questo punto, vi verrá inviata la conferma dell'avvenuta iscrizione all'indirizzo del vostro PC, e potrete tranquillamente dimenticarvi la mail del cellulare del vostro amico/conoscente/persona sconosciuta perché non ne avrete mai piú bisogno.

Per correttezza, occorre inoltre assicurarsi che all'anima pia che vi ha prestato la mail non interessi affatto Mixi, perché una mail = un account, e lui/lei poi non potrá piú iscriversi usando quello stesso indirizzo.
Detto questo, vi auguro una serena iscrizione, e occhio, perché diventa una droga!;-)

*Attenzione: non fraintendete, non intendo dire che i giapponesi siano un popolo xenofobo...mi riferisco solo ai simpatici gestori di Mixi ;-)

domenica 31 agosto 2008

『記憶』- See-Saw

Nel post precedente ho parlato di musica giapponese citando alcuni brani che mi piacciono, e ora intendo approfondire un pó l'argomento trattando delle See-Saw , un duo pop formatosi nel 1993 (in origine erano un trio, ma il terzo membro ha lasciato il gruppo per proseguire la carriera da solista) composto da Chiaki Ishikawa (voce) e da Yuki Kajiura (testi e musiche); l'ultimo CD che hanno inciso, intitolato "DreamField", é risalente al 2003 e, dal momento che lo possiedo e lo conosco molto bene, non posso che consigliarlo a tutti. Fra le altre cose, il duo ha composto e cantato sigle di chiusura e di apertura per diversi anime, tra cui .hack//SIGN e Mobile Suit Gundam SEED.

In particolare voglio farvi sentire 記憶 (Kioku - Ricordi), una delle sigle di apertura della serie di OVA .hack//Liminality, ispirati all'omonimo gioco per PlayStation2. Non mi dilungheró sulla trama di tali OVA perché non la conosco bene e non mi interessa un granché; ció su cui voglio dilungarmi sono il testo e la musica.
Oltre a farmi venire i brividi (mi capita con ogni canzone che mi suscita un qualche tipo di emozione) questo brano accarezza le mie orecchie perché é un vero piacere ascoltarlo, e ogni volta che lo sento mi stupisco una volta di piú di quanto la lingua giapponese sia musicale.
Includo qui un filmato NON di mia produzione, realizzato da Aeris e dedicato a Final Fantasy X; trovo che la scelta di abbinare questo pezzo alle immagini della coppia del celebre videogioco sia davvero azzeccatissima.


記憶 Kioku (Ricordi)

作詞: 梶浦由記 作曲: 梶浦由記 Lyrics: Kajiura Yuki Music:Kajiura Yuki

きっと最後はここに帰って来ると思う Kitto saigo wa koko ni kaettekuru to omou
世界の始まりを二人で見ていた Sekai no hajimari wo futari de miteita
一度だけその場所に確かに届いたから Ichido dake sono basho ni tashikani todoitakara
この手を離しても怖くはないの 二度と Kono te wo hanashitemo kowaku wa nai no nido to

空っぽの身体に降り積もってゆく記憶 Karappo no karada ni furitsumotte yuku kioku
私を少しずつ作って満たして Watashi wo sukoshizutsu tsukutte mitashite
そんな風に人は人の形になるの Sonna fuu ni hito wa hito no katachi ni naru no
忘れたくない想い心に重ねて Wasuretaku nai omoi kokoro ni kasanete

何処まで遠く行く時にも Doko made tooku yuku toki ni mo
私はここに君の中に Watashi wa koko ni kimi no naka ni
君を導く星のように Kimi wo michibiku hoshi no you ni
ずっといるわ Zutto iru wa

君を離れて行く時にも Kimi wo hanarete yuku toki ni mo
胸に刻んだあの場所へと Mune ni kizanda ano basho he to
私はきっと帰れるから Watashi wa kitto kaererukara
振り向かずに行くわ Furimukazu ni yuku wa

空っぽだった胸に愛という名の記憶 Karappo datta mune ni ai toiu na no kioku
君が甘く苦く注いでくれた Kimi ga amaku nigaku sosoi dekureta
一度だけ君の中確かに届いたから Ichido dake kimi no naka tashikani todoitakara
この手を伸ばすこと怖くはないの 二度と Kono te wo nobasu koto kowaku wa nai no nido to

たとえ今見つからなくても Tatoe ima mitsukara nakutemo
大切なものはまだあるの Taisetsu na mono wa mada aru no
君をただ抱きしめた夜に Kimi wo tada dakishimeta yoru ni
辿り着いた Tadori tsuita

君を離れて行く時にも Kimi wo hanarete yuku toki ni mo
私はここに君の中に Watashi wa koko ni kimi no naka ni
君を導く星のように Kimi wo michibiku hoshi no you ni
ずっと側にいるわ Zutto soba ni iru wa

Traduzione
(assolutamente non professionale, pertanto non assicuro la massima esattezza ma spero di aver fatto meno errori possibile...anzi, se ne vedete fatemeli notare^^;)

Penso che alla fine torneró senz'altro qui
Insieme abbiamo visto l'inizio del mondo
Perché sicuramente solo una volta ho raggiunto quel posto
Anche se lasci la mia mano, non avró mai piú paura

I ricordi si accumulano nel mio corpo che sembra vuoto
Li creo e colmo la memoria a poco a poco
E' in questo modo che le persone diventano quello che sono
Pensieri che non voglio dimenticare di accumulare nel mio cuore

Anche quando me ne vado lontano
Sono qui, dentro di te
Come la stella che ti fa da guida
Sono sempre qui

Quando me ne vado e ti lascio
E' perché sono sicuro che potró tornare
In quel posto inciso nel mio petto
Me ne andró senza voltarmi indietro

Tu riempi dolcemente eppur tristemente
Il mio petto che sembrava vuoto con il ricordo chiamato "amore"
Perché sicuramente solo una volta ho raggiunto il tuo cuore
Non avró mai piú paura di tendere le mie mani di nuovo

Anche se adesso non la trovo
Quella cosa preziosa esiste ancora
Sono giunto alla notte nella quale semplicemente ti abbracciavo

Anche quando me ne vado lontano
Sono qui, dentro di te
Come la stella che ti fa da guida
Sono sempre al tuo fianco

Ora, chi conosce un minimo la trama di Final Fantasy X SA che le parole di questa canzone cadono veramente a pennello, nonostante non sia stata scritta specificatamente per questo gioco. Mi complimento ancora una volta con Aeris, il video che ha realizzato é davvero perfetto^^

venerdì 29 agosto 2008

記憶~Memories of a Journey。

Ecco, ci risiamo...ci sono ricascata. Stavo scegliendo alcuni mp3 da convertire in WMA per aggiungerli alla playlist del mio fiammante cellulare giapponese (vi dico solo che é VIOLA ed é un oggettino dotato di un certo carisma) quando all'improvviso mi sono imbattuta in alcune canzoni che non avevo piú avuto occasione di ascoltare da circa un paio di mesi e che mi rievocano pesantemente il mio ultimo viaggio in Giappone. Che cosa comporta il riaffiorare di bei ricordi? Ovviamente tanta, tanta nostalgia e la voglia di tornare che si riaffaccia prepotentemente. Lo sapevo, sono di nuovo in Japan Melancholy Mood!
Comunque, la playlist di canzoni che solevo ascoltare in terra nipponica é la seguente:

☆~Hare Hare Yukai cantata da Hirano Aya, Chihara Minori e Yuko Goto (sigla di chiusura dell'anime Suzumiya Haruhi no Yūutsu)
La canzone che meglio rappresenta questo viaggio, anche perché l'ho scoperta mentre ero lá. Mi mette sempre di buon umore ascoltarla, e l'animazione del balletto del video é un piccolo capolavoro!
☆~ALONES degli Aqua Timez (sesta sigla di apertura di Bleach)
Quante volte l'ho cantata al karaoke? Mio dio ho perso il conto. La adoro.
☆~LOST HEAVEN de L'Arc~en~Ciel (sigla di chiusura del film di Full Metal Alchemist, Conqueror of Shamballa)
Anche questa mi sono sgolata a cantarla al karaoke. Sigh.
☆~Wish cantata da Olivia inspí Reira (seconda sigla di apertura dell'anime di Nana)
Idem come sopra. Attenzione, questo pezzo puó causare una forte raucedine, non abusatene xD
☆~Yes? No? di Arashi
Bellissima. E' stata la colonna sonora del decollo verso il Giappone.
☆~About you Now delle Sugababes (no, non sono avvezza ad ascoltare le Sugababes, ma questa loro canzone mi piace molto)
Pure questo é stato un tormentone del viaggio in aereo. Ha sempre avuto un non so che di nostalgico, ed ora che sono tornata ascoltarla é veramente un'agonia, una vera e propria ode al masochismo xD
☆~I Can do Better e One of Those Girls di Avril Lavigne
Avril va ancora forte in Giappone, esattamente come l'anno scorso. Al karaoke si trova praticamente tutta la sua discografia.
☆~絶望のかけら (Zetsubo no Kakera) e 青空の涙 (Aozora no Namida) dei Mint Julep
Le canzoni e il gruppo meritano un post a parte, ma in breve posso dire che li abbiamo scoperti durante un live per le strade di Harajuku, siamo rimasti folgorati e ne abbiamo subito comprato i CD.

Intendo creare una sezione dedicata alle lyrics, dato che fra i miei hobby vi é quello della traslitterazione dei testi delle canzoni giapponesi (lo ammetto, sono una squallida otaku, mi diverto a fare cose simili da quando avevo 13 anni). E forse un giorno, se troveró mai il coraggio di palesare la mia faccia e (soprattutto) la mia splendida (!) voce, posteró un video di me che canto al karaoke, per espormi impavidamente al pubblico ludibrio xD

lunedì 25 agosto 2008

Scartoffiando allegramente.

Oggi mi é arrivata tutta la documentazione necessaria per iscrivermi al benedetto JLPT e ora sta a me darmi da fare per riempire tutti i moduli, stando bene attenta a rispettare scrupolosamente le regole di compilazione (attenzione a usare sempre uno stampatello molto chiaro, attenzione agli spazi, attenzione a scrivere l'indirizzo sulla busta prima di metterci dentro le scartoffie perché i moduli sono in carta copiativa, attenzione a non staccare nessun foglio dai fascicoli, attenzione a includere due fototessera attaccate con la colla e non con i punti metallici e blablabla...) I giapponesi si confermano scrupolosi (e un tantino rompiballine) come sempre. Ricordo che quando ho sostenuto il DELE, l'equivalente del Nōryoku Shiken ma per la lingua spagnola, c'era un solo modulo da compilare, nessuna foto da allegare (bastava presentare la carta d'identitá in sede d'esame) e una volta riempito il bollettino con i dati personali lo si poteva tranquillamente inviare via fax. Piú comodo di cosí...ma ormai é risaputo che ai giappini piace complicarsi la vita, e in quanto a precisione e meticolositá non sono secondi a nessuno;-)
Quest'anno l'esame si terrá Domenica 7 Dicembre, e la mia sede prescelta é il Centro Linguistico della Bocconi di Milano (l'alternativa era all' Istituto Giapponese di Cultura di Roma, decisamente piú lontano da casa mia e perció scartato fin da subito). Ho tempo fino al 26 Settembre per far pervenire i moduli via posta prioritaria, poi sará quel che sará. Sono ancora un pó indecisa a proposito del livello al quale iscrivermi, propenderei per il terzo, peró temo di fare il passo piú lungo della gamba e alla fine mi sa che sceglieró il quarto, il piú elementare.
Il tempo per prepararsi adeguatamente non é poi moltissimo, appena 3 mesi, e il JLPT giá incalza! Un battito di ciglia e sará Dicembre, ce la faranno i nostri eroi? xD

venerdì 22 agosto 2008

Cose incredibili in Giappone.

No, non voglio fare il verso al blog di Nicola, ma é l'unico titolo che mi é venuto in mente per descrivere questa situazione alquanto anomala da verificarsi in terra nipponica. Dovete sapere infatti che lá é praticamente impossibile vedere innamorati che si scambiano effusioni in pubblico, anzi, giá é difficile vedere anche solo coppie che si tengono per mano; quindi capirete bene perché abbiamo sentito l'esigenza di fotografare la scena di cui ci siamo trovati ad essere spettatori (cliccare sulla foto per ingrandirla):

Eravamo appena scesi dalla metropolitana e stavamo uscendo dalla stazione, quando ci siamo imbattuti in questa coppia giapponese che si teneva per mano...tempo di riprendermi dallo shock che avevo giá messo mano alla fotocamera per immortalare l'avvenimento, piú unico che raro (LOL). A parte loro, in due settimane di permanenza abbiamo visto solo un paio di altre giovani coppie che camminavano tenendosi per mano, ma in generale il contatto fisico é evitato come la peste ed é una cosa da fare solo al riparo da occhi indiscreti; devo dire che in questo io sono molto giapponese, sono piuttosto "orsa" e non amo le smancerie in pubblico (un motivo in piú per apprezzare questo paese! xD)

Ma voi che dite, saranno proprio giapponesi? Lui ha un trolley in mano, non é che in realtá sono turisti coreani o cinesi? Questo spiegherebbe tutto xD

martedì 5 agosto 2008

Uno scorcio dell'Hard Rock Cafè di Roppongi.

Quest'oggi vi parlerò di una cosa tipicamente giapponese (LOL), ovvero l' Hard Rock Cafè di Tokyo, situato più precisamente nel quartiere di Roppongi. In teoria ne esiste anche un altro a Ueno, allocato dove un tempo sorgeva la vecchia stazione del treno Uyeno Eki; di questo però non so nulla perchè non l'abbiamo visitato, un pò per pigrizia, un pò perchè visto uno, visti tutti ;-)
Mi piace molto l'atmosfera rilassata, le luci soffuse, l'ottima musica e il cibo delizioso che si possono trovare all'interno di questi famosi locali, ragion per cui almeno ogni tre giorni dovevamo tornarci, era più forte di noi...come dite? Lì dentro non c'è il vero Giappone? xD

Rispetto ai prezzi di molti altri locali giapponesi, l'Hard Rock non è uno dei più economici, almeno secondo gli standard nipponici; per due Legend Big Cheese (hamburger con formaggio americano ed una succulenta svizzerona con contorno di croccanti patatine fritte, niente a che vedere con le schifezze che ti rifilano al McDonald's che evito come la peste) più due Coca-Cola medie alla spina si spendono sui ¥4300, ovvero circa 25€. Tutto sommato è una bazzecola, che però sembra una fortuna se paragonata ai ¥990 (6€) che spendevamo per due splendidi tonkatsu stra-sazianti completi di riso bianco e zuppa di miso...mangiare in Giappone non è assolutamente un problema, sia dal lato economico che dal lato culinario: è davvero facile trovare prelibatezze a prezzi davvero risibili!

Per chi non è mai entrato in un Hard Rock Cafè, ecco qui un brevissimo filmato di come si presenta al suo interno uno di questi locali; la musica in sottofondo è "Won't Go Home Without You" dei Maroon 5, canzone che è diventata parte della colonna sonora di questo viaggio. Scusate per la qualità un pò infima di questo mini-video ma è stato girato con "mezzi di fortuna" (la macchina fotografica) in un ambiente semi-buio^^;

Qui invece una veduta esterna (notare la combatt...ehm studentessa che veste alla marinara e il King-Kong a destra che si arrampica sulla parete); cliccate sulle foto per ingrandirle.

Ed ecco a voi in tutto il suo splendore il Legend Big Cheese di cui vi parlavo prima...è o non è appetitoso? La foto è un pò mossa e sfocata ma portate pazienza, ci tremavano le mani per l'emozione (e la fame!) xD


Questi invece sono due dei nostri cocktails analcolici preferiti; quello a sinistra è alla banana e altra frutta mista (un pò pesantuccio a dir la verità), mentre quello di destra è a base di frutti tropicali, davvero squisitissimo. La cosa migliore è che alla fine potete portarvi a casa i bicchieri, viaggio permettendo...a me e a mio marito è andata bene, anzi è stato un mezzo miracolo perchè nonostante le valigie siano arrivate due giorni dopo di noi (avendo sicuramente subito indicibili sballottamenti), i bicchieri sono giunti a destinazione intatti^^;

Questa è una delle cameriere che indossa i famosi loose socks, tanto amati dalle studentesse giapponesi (anche se adesso non è che vadano moltissimo, se ne vedono ancora in giro ma non così tanti come alla fine degli anni '90 quando c'è stato un vero e proprio boom di questa moda). Notate le gambe piuttosto arcuate, caratteristica di circa il 70% delle ragazze giapponesi; inoltre, molte hanno un'altra curiosa peculiarità che io chiamo "sindrome del piede storto rientrante all'interno" che solitamente è quello sinistro...ma di questo parlerò in un prossimo post, non divaghiamo^^


E ora, un paio di immancabili gadgets. Queste spilline che abbiamo comprato sono state create in occasione del ventiquattresimo anniversario dell'Hard Rock di Roppongi (la data precisa in cui è stato aperto è il 4 Luglio 1983) e probabilmente saranno avanzate dall'anno scorso xD

Infine, questa bellissima geisha vi dà il benvenuto in Giappone!^^

lunedì 28 luglio 2008

Sampei, un gioiellino dell'animazione anni '80.

E' facile che, chi come me è nato negli anni '80, sia cresciuto a pane e cartoni e nella fattispecie tali cartoni erano L'Uomo Tigre, Ken il Guerriero, Galaxy Express 999, Holly e Benji, Gigi la Trottola, Yattaman, Calendar Man, Sampei e molti altri (ebbene sì, guardavo e apprezzavo quasi soltanto cartoni da maschi, per quanto non disdegnassi completamente il filone majokko). Proprio di quest'ultimo vorrei parlarvi oggi, chi non ricorda le avventure del ragazzino pescatore capace di pescare l'impossibile, come dicevano anche i Rocket Horse nella mitica canzone della sigla?xD

L'altro giorno vagavo tra gli scaffali della mia fumetteria di fiducia e mi sono imbattuta nella serie animata di Sampei che, finalmente, è uscita raccolta in DVD ad opera della Yamato Video (Santa subito!!!) Il fatto che fosse una loro produzione mi ha tranquillizzato sulla qualità, così ho subito acquistato il primo cofanetto contenente 3 DVD, per un totale di ben 15 episodi, al modico costo di 36€ (in realtà del prezzo non me ne fregava nulla, l'avrei comprato per qualunque cifra xD)
La serie si comporrà di 7 cofanetti (finora ne sono usciti soltanto i primi 5), sempre da 3 dischi ciascuno, che raccoglieranno tutti i 109 episodi dell'anime. L'audio disponibile è in italiano e in giapponese con sottotitoli in italiano...la voce originale di Sampei non mi piace molto, è troppo acuta e squillante e perciò preferisco quella italiana, anche se forse è un pò troppo da adulto per un ragazzino di 13 anni.
Questo qui sotto è il primo cofanetto:

A questo punto, si rende necessario un discorsino sui nomi dei protagonisti, che in giapponese sono pregni di significato...purtroppo nella traduzione questi bellissimi particolari vengono sempre persi.

Sampei, il cui titolo originale è Tsurikichi Sanpei 釣りキチ三平 (tradotto significa più o meno "Sanpei dalla pesca fortunata") è una vecchia gloria che non ha bisogno di presentazioni, se non lo ricordate semplicemente siete troppo giovani! Non vi dico l'emozione che ho provato quando ho riascoltato per la prima volta dopo anni e anni la sigla italiana, roba da avere i lucciconi agli occhi...guardare questo anime adesso per me rappresenta un vero e proprio tuffo nel passato, e mi fa notare e apprezzare particolari che ovviamente mi sfuggivano quando lo seguivo da piccola, come ad esempio il nome del protagonista. I DVD contengono come extra anche le sigle originali giapponesi, che è stata la prima cosa che ho guardato appena inserito il disco nel lettore e poco dopo sullo schermo, insieme alle note di una sconosciuta ma orecchiabile canzone, è apparso il suo nome in ideogrammi, che si scrive con il kanji del numero tre 三, letto "SAN", e quest'altro 平, letto "HEI" (ma che per esigenze fonetiche si converte in "PEI") che significa parità o pace. Si riferisce forse al fatto che i pescatori necessitano di pace e tranquillità per pescare, così che potrebbe essere interpretato come "pace al cubo"(xD)? In realtà, penso che simboleggi il fatto che Sanpei è il terzo della sua generazione ad essere pescatore, e tra un attimo spiegherò perchè.

In teoria, il nome esatto si scriverebbe SaNpei, e non SaMpei, dato che in giapponese la M come suono isolato non esiste, è presente solo la N con questa caratteristica; però, sempre per le stesse ragioni fonetiche per cui una H può diventare una P se posposta a certe lettere, anche una N può diventare una M, facilitando così la pronuncia (per cui nessuna delle due opzioni è errata).

Una curiosità sul cognome, che si scrive in modo identico al nome, ovvero 三平, ma si pronuncia MIHIRA (e non Nihira come è noto in Italia, anche se tecnicamente non è inesatto, visto che NI è una delle possibili letture di 三); MI e HIRA sono semplicemente modi diversi di leggere gli stessi ideogrammi (vi ricordo che ogni kanji ne ha minimo due). Insomma ha il nome uguale al cognome!

Tornando al discorso dei numeri insiti nei kanji dei nomi, il nonno, il mitico Ippei Mihira, si scrive così 一平 三平. Il kanji 一 significa "numero uno, primo". In effetti, essendo il nonno di Sampei, è il primo della sua famiglia in ordine di anzianità, e Sampei, in quanto discendente più giovane, è contraddistinto dal numero tre presente nel kanji del suo nome; diviene a questo punto chiaro che l'autore vuole sottolineare le tre generazioni di pescatori della famiglia Mihira, e sarebbe logico che suo padre avesse un nome con un due al suo interno, ma così non è, perchè si chiama Taira 平...ad ogni modo, i kanji che ricorrono sono sempre i soliti xD

Riassumendo, l'ideogramma 平 ha le seguenti letture (ben 6 in totale):

Lettura On: へい (hei), ひょう (hyō), べん (ben)
Lettura Kun: たいら (taira), ひら (hira), ひらたい (hiratai)

Non c'è che dire, l'autore aveva solo l'imbarazzo della scelta, con tutte queste pronunce differenti xD

Terminati gli sproloqui sui kanji, che mi intortano sempre un casino, passiamo a parlare delle sigle originali a cui ho già accennato prima. Ebbene, sono MAGNIFICHE, in particolare quella di chiusura, troppo simpatica! Quella di apertura ha il classico stile delle sigle degli anime di quegli anni, cantate da una voce maschile tonante e profonda.

Giusto per far scendere qualche lacrimuccia anche a voi in memoria dei vecchi tempi in cui, ancora bambini ignari e spensierati, guardavate beati questo cartone, ecco qui la sigla italiana:

Tanto lo so che nessuno se l'è mai dimenticata!^^
Qui invece la opening giapponese, Wakaki Tabibito 若き旅人 di MoJo:

E qui infine la spassosissima ending, Ore wa tsurikichi Sanpei da 俺は釣りキチ三平だ sempre di MoJo (vedrete, non riuscirete più a fare a meno di ascoltarla):

Potevo io esimermi dal traslitterare il testo? Ovviamente no, per cui ecco qui:

「俺は釣りキチ三平だ」
「ORE WA TSURIKICHI SANPEI DA」

俺は釣キチ 三平だ Ore wa tsurikichi Sanpei da
竿を握らしゃ 日本一の sao wo nigirasha nippon'ichi no
腕と度胸で 大物ねらい ude to dokyode oomono nerai
なにくそ 嵐 なにくそ 孤独 nani kuso arashi nani kuso kodoku
地球の魚と戦うぞ chikyuu no sakana to tatakauzo
知恵と勇気じゃ負けはせぬ chie to yuuki ja make hasenu
まけるな 男 まけるな三平 makeru na otoko makeru na Sanpei
宇宙と自然に いだかれて uchuu to shizen niidakarete
明日のしあわせ 釣りあげろ ashita no shiawase tsuri agero